I nuovi italiani – Quando la cittadinanza non arriva

Posted on 19/04/2012

609



-Di Mara Formaggia

La richiesta di cittadinanza italiana, per matrimonio o residenza, percorre un lungo iter dove passa al vaglio di diversi tipi di controlli dagli uffici della Prefettura di residenza dove viene accolta la domanda, alla Questura competente, al Ministero dell’Interno di Roma, al Consiglio di Stato ed infine ritorna alla Prefettura che notificherà il decreto di concessione della cittadinanza, tutto questo lungo percorso è previsto che venga esaurito entro 730 giorni, ovvero due anni. In molti casi la pratica nel suo lungo viaggio si blocca, ed aspettando un parere, vede trascorrere il tempo sorpassando notevolmente i due anni previsti dalla legge, si sono infatti verificati casi di attesa anche fino a sei anni.

E’ necessario comunque partire dal principio che la cittadinanza, che si acquisisce per residenza o matrimonio, non è un diritto, ma una concessione, che a seguito della verifica dei requisiti richiesti viene conferita al richiedente, questo comunque non è giustificativo per lasciare la pratica in sospeso anni ed anni, in quanto trascorsi i due anni previsti il procedimento si deve concludere con un accoglimento o rigetto della domanda.

Trascorsi i 730 giorni, se la cittadinanza non è ancora arrivata, è possibile sollecitare la Pefettura dove è stata inoltrata la pratica ed il Ministero dell’Interno e richiedere gli eventuali motivi del ritardo alla conclusione del procedimento, facendo uso della Legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa.

L’istanza di sollecito deve essere inoltrata alla Prefettura dove è stata fatta domanda ed al Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazioneDirezione Centrale per i Diritti Civili,la Cittadinanza e le Minoranze – via Cavour, 6 – 00184 – ROMA , deve essere trasmessa tramite raccomandata A/R, pec o a mano con il rilascio di una ricevuta.

Di seguito viene proposto un fac-simile tipo per una lettera di sollecito, che può essere utilizzato ed adattato al proprio caso.

L’oggetto della lettera può riportare la seguente dicitura: sollecito ad adempiere per concessione della cittadinanza italiana ( legge 5.02.1992 n. 91) Rif.: pratica n. (indicare il codice K)

Poi si prosegue con i dati identificati del richiedente : Il sottoscritto (nome e conogme) nato a …. il …… residente a …… cittadino ……..recapiti telefonici ed e-mail eccetera

Premesso:

(indicare tutti i fatti relativi alla pratica ossia: quando l’istanza è stata presentata alla prefettura, le eventuali comunicazioni pervenute ad oggi, se e in che data è stato sostenuto il colloquio presso la questura di residenza)

(Si continua indicando la legge di riferimento):

Visto l’articolo 3 della legge 18.04.1994 n.362: “1. Per quanto previsto dagli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il termine per la definizione dei procedimenti di cui al presente regolamento e’ di settecentotrenta giorni dalla data di presentazione della domanda”.

con la presente sollecita ad adempiere:

Il Dirigente dell’ ufficio cittadinanza dell’Ufficio Territoriale del Governo di (indicare la città della prefettura dove è stata inoltrata la domanda)

Il Funzionario responsabile del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Direzione Centrale per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze – Cittadinanza

affinché si concluda il predetto procedimento di concessione della cittadinanza italiana;

E chiede

Ai sensi della legge n. 241/1990, che venga data informazione al sottoscritto sullo stato degli atti relativi alla pratica in oggetto e che i responsabili dei competenti servizi compiano gli atti del loro ufficio al fine della conclusione del procedimento o espongano le ragioni del ritardo.

Cordiali saluti

Luogo e data

_______________________

Allegati: copia della carta d’identità dell’istante

Trascorsi 30 giorni, i tempi si calcolano da quando la Pubblica Amministrazione riceve effettivamente il sollecito, gli Enti interpellati dovranno rispondere al cittadino esponendo le informazioni relative allo stato della pratica in corso ed alle motivazioni per cui la stessa è ancora ferma. Una volta a conoscenza presso quale ufficio è ferma la domanda di cittadinanza è possibile sollecitare lo stesso per l’evasione della procedura nei termini previsti dalla legge.

E’ stato provato da diversi aspiranti cittadini italiani l’utilità della trasmissione del sollecito ed è emerso che, se non ci sono motivi particolari, a seguito del ricevimento dello stesso la Prefettura e gli altri uffici competenti hanno accelerato i tempi per il rilascio della cittadinanza italiana.

Di seguito tutti i recapiti utili per comunicare con gli uffici della pubblica amministrazione che si occupa dell’iter per l’acquisizione della cittadinanza:

Per visualizzare la propria pratica:
https://cittadinanza.interno.it/sicitt/index2.jsp

Recapiti prefetture:
http://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/ministero/prefetture/scheda_15769.html

Recapiti questure:
http://questure.poliziadistato.it/

Ministero dell’Interno:
Direzione Centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze
Via IV Novembre 119/A, 00187 Roma
elenco e-mail
http://www.libertaciviliimmigrazione.interno.it/dipim/site/it/dipartimento/direzioni_centrali/diritti_civili/

pec Ministero dell’Interno Area cittadinanza:

areaiv@pecdlci.interno.it
areaivbis@pecdlci.interno.it
areaivter@pecdlci.interno.it

Ispettorato per la Funzione Pubblica con compiti ispettivi e di vigilanza sulla conformità dell’azione amministrativa:

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Ispettorato per la Funzione Pubblica
Piazza sant’Apollonia, 14
00153 Roma
tel 06/58324880 fax 06/58324118
pec: dfp@mailbox.governo.it
e-mail: ispettorato@funzionepubblica.it