I nuovi italiani – Cittadinanza per matrimonio

Posted on 02/04/2012

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-Di Mara Formaggia

“Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi, riconoscendo la pari dignità sociale di tutte le persone”

E’ pronunciando questa frase che il cittadino straniero, dopo aver affrontato una vera odissea burocratica, diventa a tutti gli effetti cittadino italiano.
Con il pacchetto sicurezza di luglio 2009 abbiamo assistito ad un inasprimento dei requisiti richiesti per la concessione della cittadinanza a favore dei coniugi di cittadini italiani, questo perchè una certa politica dava per intendere che dopo 6 mesi di matrimonio il coniuge straniero acquisiva già la cittadinanza italiana, peccato che i 6 mesi erano i tempi minimi per presentare la domanda, ma che in realtà è ben noto che il procedimento trova la sua conclusione in un arco di tempo che va dai 2 anni ai mediamente 5/6 anni, quando la legge prevede che la pratica venga evasa entro 730 giorni (ovvero 2 anni).

Attualmente la cittadinanza italiana, a seguito di matrimonio con cittadino italiano, può essere richiesta dopo due anni dalla data del matrimonio per i residenti in Italia o dopo tre anni se residenti all’estero, i tempi vengono dimezzati a un anno e a 18 mesi in caso di figli.

Inoltre per rimanere in tema di stangate economiche deve essere versato un contributo di Euro 200,00.

Raggiunto il tempo minimo previsto, il cittadino straniero potrà presentare istanza redatta su apposito modello in marca da bollo da Euro 14,62, direttamente alla Prefettura di residenza o alla rappresentanza diplomatica italiana se residente all’estero, allegando la seguente documentazione:

-estratto dell’atto di nascita tradotto e legalizzato ;
-certificato penale del Paese di origine e di eventuali Paesi terzi di residenza, -debitamente tradotto e legalizzato;
-titolo di soggiorno;
-atto integrale di matrimonio;
-stato di famiglia;
-certificato storico di residenza;
-certificato di cittadinanza italiana del coniuge;
-eventuale certificato del riconoscimento dello status di rifugiato o dello status di apolide.

Per i rifugiati politici è possibile produrre un atto di notorietà in sostituzione dell’atto di nascita e una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui attesti la posizione giudiziaria nel tuo Paese.

E’ importante sottolineare che al momento dell’adozione del decreto di cittadinanza non deve essere intervenuta separazione legale dei coniugi, o scioglimento/annullamento/cessazione degli effetti civili del matrimonio, in questo caso la cittadinanza non verrà concessa.
Inoltre è previsto il rigetto della domanda per motivi inerenti la sicurezza della Repubblica o per condanna definitiva del richiedente per reati di particolare gravità.

Una volta emesso il decreto di concessione, la Prefettura provvederà alla notifica dello stesso al richiedente che entro 180 giorni dovrà interessarsi per consegnarlo al proprio Comune di residenza e fissare l’appuntamento per il giuramento di fedeltà alla Repubblica da rendersi avanti all’Ufficiale dello Stato Civile.

L’acquisto della cittadinanza italiana decorre dal giorno successivo al prestato giuramento e da questo momento in teoria avremo un nuovo cittadino italiano a pieno titolo.

Scarica il modello della domanda per richiedere la cittadinanza